domenica 25 marzo 2012

Road Mates | NL Architects



















Basket Bar
Università di Utrecht | Olanda


Concept

L’opera di cui trattiamo è inserita all’interno di un contesto universitario, è ubicata infatti nell’area del  Campus dell’università di Utrecht (De Uithof).
Intorno questo Campus nel corso degli ultimi anni sono stati pensati sempre nuovi progetti volti a rafforzare sia la qualità della condizione urbana, sia la qualità del paesaggio stesso.

Il “casus operandi” che ha portato alla sua progettazione è stata l’abolizione della restrizione riguardanti le abitazioni nel campus, ciò ha portato conseguentemente a un sensibile aumenti degli appartamenti e degli allogi per studenti, rendendo necessaria pianificazione della vita notturna. Era quindi necessario un luogo di aggregazione, un “meeting  place” per studenti e professori.

E’ proprio il concetto di meeting, d’incontro, che ritengo la “driving force” di questo particolare concept.
In un ambiente così dinamico come quello universitario è proprio il meeting delle più differenti persone, siano esse studenti o professori, a coinvolgere, a favorire le relazioni, a intessere quei  rapporti dinamici e spessi duraturi che si instaurano all’interno di un campus.

La progettazione e la divisione funzionale di questo edificio non sono esenti da tali ragionamenti e si pongono come obiettivo quello di realizzare un ambiente che sia anch’esso dinamico, basato su un concetto di “mixitè funzionale”, capace di interfacciarsi e relazionarsi con i più svariati bisogni dei suoi avventori.
Non bisogna stupirsi quindi se ci troviamo di fronte ad una struttura che fa della varietà e dell’originalità i suoi punti di forza.

Al suo interno troviamo:

- il caffè: delle dimensioni di 15x15 m, non è altro che
              un proseguimento della libreria preesistente,
              la sua funzione è quella di luogo informale
              del campo fruibile da chiunque e destinato
              al relax di professori, ricercatori e studenti.

- il bookbar: punto di congiunzione tra bar e caffetteria,
                   il “bancone da lettura”  diventa connessione
                   tra le due funzioni.

- la “piscina”: la piscina arancione mette insieme la terrazza
                        affondata, un mini anfiteatro e l’accesso
                        per i disabili.

- basket camp: il tetto, XL, del garage ospita il campo da basket.
                       Dato il sistema elevato dei percorsi che connettono
                       i vari edifici del campus questo nuovo piano terra
                       appare “naturale”e perfettamente
                       inserito nel contesto.
                       Il “centrocampo” è realizzato in vetro, creando così
                       una connessione tra il campo e il bar.


   
                

Analisi

“On the basis of a masterplan by OMA/Art Zaaijer, the campus is developing from a ”monoculture” into something that could be called a city.” 

Queste poche righe di introduzione al progetto, reperite sul sito dello studio “NL Architects”, ritengo siano la base da cui partire per raccontare le ragione della scelta di questo progetto quando mi è stato chiesto di trovare dei “Road Mates” al mio cammino progettuale.

In un mondo in continua evoluzione siamo perennemente “colpiti” da molteplici stimoli provenienti da tutte le direzioni: informatici, sociali, culturali, interrelazionali.
Si è passati nell’ultimo decennio dalla società lineare del “monotasking” alla società del “multitasking”, una società moderna, veloce, in continua evoluzione che è riuscita a superare la staticità alla quale eravamo ancorati da circa due secoli, ovvero quando la rivoluzione industriale ha segnato il decadimento della civiltà agricola.

In un caleidoscopio di informazioni, così complesso e multisfaccettato, ritengo che questo progetto esemplifichi perfettamente la direzione intrapesa dall’architettura del futuro.
Troppe volte, infatti, l’architettura è rimasta a guardare, quasi pietrificata, avulsa da quello che era il mondo attorno a lei, non riuscendo a interpretare gli stimoli esterni come invece altre arti, come la pittura, la scrittura, sono riuscite a fare.

Con questi concetti nuovi, la mixitè, la polifunzionalità, l’architettura si riprende il suo spazio di diritti nella vita di ognuno di noi, torna ad esserne parte attiva e caratterizzante come in questo progetto, dove più funzioni si fondono in un “unicuum” complesso ma mai senza significato.

L’eventuale professore, ricercatore, studente che si trova a passare ed eventualemente a sostare nell’area del “basket bar” si trova immediatamente catapultato in una dimensione nuova.
Ogni cosa è strettamente legata all’altra da un invisibile filo conduttore, una “ driving force”, il concetto di meeting appunto.

Non esiste una sola chiave di lettura, non esiste una sola interpretazione, esistono svariate vie, svariate chiavi, esistono vari mondi che collimano tra loro andandone a creare uno nuovo, esiste insomma un nuovo contesto di socialità, di ambiente, di urbano, un nuovo concetto di vivere.















Grafici e schizzi di progetto

Grafici | Planimetria (before)





















Grafici | Planimetria (after)










Grafici | Sezione














Per maggiori informazioni:

NL Architects

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