domenica 25 marzo 2012

Concept Progettuale | The Tube

















The Tube
Mind the Gap!


Concept

Durante la settimana per recarmi all’Università, studiare e incontrarmi con i compagni di corso vivo la vita del pendolare, fatta di alzatacce, treni maleodoranti e stazioni al limite del vivibile.
Proprio quest’ultima condizione, in concomitanza con degli articoli di giornali apparsi in questi giorni su uno dei maggiori quotidiani nazionali, mi ha portato a riflettere sul degrado e sulla scarsa qualità delle nostre stazioni.
Arrivati in una città utilizzando un mezzo su rotaie la stazione, essendo il primo luogo che ci troviamo costretti a “vivere”, dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città stessa, invogliando il viaggiatore a usufruire dei suoi spazi e utilizzandola come trampolino di lancio per catapultarsi nella realtà urbana nella quale è giunto.

Oggi purtroppo non è così, le stazioni risultano totalmente abbandonate a loro stesse, costellate di percorsi impraticabili, barriere architettoniche insormontabili, attività commerciali che di attrattivo non hanno nulla.
Enormi potenzialità quindi, depresse in una diffusa noncuranza che le ha rese non dei luoghi d’incontro e di vita, ma dei luoghi da quali viene spontaneo lo stimolo di fuggire, data la scarsa accoglienza e la povera realtà che esse offrono.

Da qui è partito il mio ragionamento, perchè non creare un polo multifunzionale all’interno del quartiere Appio Latino che riesca a convogliare al suo interno i 5 punti della mixiitè funzionale?
Perchè non offrire a chiunque, dal cittadino al visitatore, spazi idonei per sostare, viaggiare oppure solo semplicemente camminare?

L’idea di base è quella di un grande polo che convogli al suo interno ferrovia (metropolitana), attività commerciali e zone di relax e ristoro, sfruttando al meglio le possibilità di un ambiente così sottoposto a massicci flussi di utenza e così poco valorizzato come quello di un polo ferroviario.

“The Tube” nasce proprio con questo intento, convogliare all’interno di un ambiente così dimenticato come quella della stazione i 5 punti della mixitè, ricavandone un ambiente che possa essere un punto di riferimento per un intero quartiere.

L’idea è quella di avere un edificio che si sviluppi su vari livelli, comprensivo di una zona ipogea destinata all’arrivo dei treni che possa soddisfare i bisogni dei più disparati avventori.

L’area al livello stradale potrebbe essere valorizzata con l’inserimento di luoghi di relax e d’incontro quali caffetterie, bar e anche una mensa per  i viaggiatori o gli studenti che vorranno usufruirne.
Importante sarebbe la presenza di una emeroteca che possa essere liberamente consultata dai viaggiatori con annessa una libreria per l’acquisto di libri e musica.

Sullo stesso piano o al primo livello ipogeo potrebbe essere collocata una sala congressi | auditorium, per permettere di ospitare al suo interno congressi, concerti o attività culturali che possano attirare il maggior numero di persone possibili.

Ad un ulteriore livello ipogeo potrebbe essere collocata invece la fermata della metropolitana collegata ai piani superiori con un’efficiente sistema di collegamenti verticali, che non intrappolino i viaggiatori in labirinti fatti di scale mobili non funzionanti e barriere architettoniche.



















Living

All’interno di una stazione ferroviaria reputo sia necessario che siano soddisfatte perfettamente tutte le condizioni del living che un viaggiatore o visitatore sente necessarie.
E’ per questo che all’interno di “The Tube” ampio spazio avranno aree di ristoro e di relax, dotate di ogni comfort e di tutto quello che può essere messo a disposizione di un cliente.

Ci saranno aree con connessione wi-fi rapida in modo da permettere sia di svagarsi, sia all’occorrenza di lavorare, non è raro infatti che ci si trovi alla stazione ad aspettare un treno anche per tempo considerevole; utilizzando la tecnologia questo tempo non sarà più tempo sottratto allo studio o al lavoro ma potrà essere utilizzato anche in modo attivo e costruttivo.

La presenza inoltre di un emeroteca permetterà a chiunque di potersi recare a studiare e a consultare i vari volumi ospitati di essa.

Infrastructure

Il movimento oltre ad essere la driving force del progetto sarà anche il suo elemento primario.
Il cuore pulsante alla base del concetto di “infrastructure”.

Ogni area dell’edificio sarà facilmente raggiungibile attraverso una rete, un network di percorsi variegato, ma di facile comprensione e utilizzo da parte di chiunque.

Al livello ipogeo ci sarà poi il vero e proprio motore di tutto: la stazione ferroviaria.
Esempio di efficienza e comodità potrà essere usata da chiunque ne abbia bisogno e consentirà di potersi muovere nelle migliori condizioni possibili all’interno della rete dei trasporti urbani romani.

Potrebbe essere interessante la realizzazione anche di un sistema di fermate di autobus al livello stradale per facilitarne ancora di più il raggiungimento.

Rebuilding Nature

Come delle scatole completamente chiuse, le stazioni ferroviarie oggi non consentono al sistema del verde di infiltrarsi dentro di loro, creando una profonda cesura tra l’ambiente umano e quello naturale che ancora non riesce ad essere colmata.

Lo scopo del progetto è quello di sanare, per quanto possibile questa scissione, facendo in modo che il verde entri all’interno dell’edificio, ne sia parte, componente fondamentale.

L’idea è quello di un sistema di percorsi che possano sfociare in un giardino interno, un sorta di corte che possa essere anch’essa luogo di relax nonchè luogo di riscoperta della natura, facendo si che la stazione diventi anche un polo verde di primaria importanza nel quartiere.

Anche all’esterno l’area verrà attrezzata con una fitta vegetazione per diminuire il grigiore provocato dalla forte densità costruttiva del quartiere.

Create

L’Auditorium | Sala Conferenza potrebbe essere visto l’area dedicata al concetto di “create”, all’interno della quale potrebbero svolgersi conferenze, workshop, potrebbe esserci seminari che coinvolgano tutta la comunità su temi variegati che spaziano dall’approfondimento culturale a quello pratico su un argomento ritenuto di interesse pubblico.

Gli spazi dedicati al living potrebbero essere visti anche come degli spazi lavorativi, dedicati alla creazione e alla discussione da parte di coloro che vorrano qui incontrarsi.
Connessione Internet rapida, scambio reciproco e un ambiente culturalmente valido potrebbero essere il motore per la nascita di progetti e collaborazioni lavorative.

Exchange

Nel concetto di “exchange” un ruolo fondamentale giocherebbero le varie attività commerciali all’interno del polo ferroviario.

Gli stessi ambienti relax con i loro bar e caffetterie sarebbero una risorsa fondamenta per l’indipendenza economica e l’autogestione dell’edificio grazie all’enorme flusso di persone che ogni giorni vi si recherebbe e usufruirebbe.

La libreria stessa sarebbe una notevole risorsa finanziaria per l’edificio, in questo caso però potrebbe essere una scelta interessante non solo l’idea di una libreria che vende libri, ma anche quella di una libreria che “scambia” libri.
Per incentivare una diffusione nella cultura accanto al canale di vendita dei libri potrebbe essere posto un canale alternativo di scambio, i libri usati vengono consegnati alla libreria e in cambio se ne può avere un’altro a propria scelta, tutti sarebbero incentivati allo scambio e la cultura diventerebbe veramente libera e aperta a tutti.







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