domenica 25 marzo 2012

Concept Progettuale | MUSIfunCtionality



















MUSIfunCtionality
Your music paradise in Rome


Concept

La “driving force” alla base di questo concept che ci è stato chiesto di elaborare nasce da una mia grande passione, la Musica.
Nel corso degli anni soffermandomi sul mondo attorno a me ho sempre visto luoghi, più o meno attrezzati,che, in qualche, modo permettessero alla maggior parte delle persone di dedicarsi alle proprie passioni.
Campi da calcio/calcetto, piscine, campi da tennis, scuole di danze, ma mai ho trovato un luogo soddisfacente che permettese a noi, musicisti o aspiranti tali, di esprimere pienamente la nostra passione, obbligandoci a districarci tra sottoscala bui e male areati a cantine dove le condizioni non erano propriamente adeguate.

E allora, grazie a quest’occasione che ci è stata concessa mi sono domandato: “Why Not?”
Perchè non realizzare all’interno del mio Urban Void un luogo di incontro dove musicisti professionisti e non possano trovare uno spazio a loro congeniale che permetta di esprimersi nella completà libertà?

Unendo questa driving force, questa idea di base, al concetto di mixitè funzionale e ai 5 punti enunciati durante la lezione, ovverosia: living, create, exchange, infrastructuring e rebuliding nature, ho ampliato questa mia idea per trovare il modo migliore nell’immaginare un’opera che possa unire tutti questi ambiti.

L’IDEA che propongo è quella di un polo musicale cittadino.
Un luogo dove la musica sia la componente principale ma dove, attorno a questo filo conduttore, si possa tessere una rete “network” in modo da abbracciare tutti gli altri ambiti sopra elencati, per farne un edificio, moderno dinamico, con una netta separazione dal resto, e cioè un agglomerato di opere sterili e completamente avulse dalla società di oggi sempre più multitasking e “cablata alla rete”.

In questo progetto trovano spazio varie attività che ritengo possano fondersi perfettamente assieme.

Una zona al livello urbano nella quale possiamo trovare liuterie professionali per chi vuole acquistare | riparare uno strumento, biblioteche e librerie dedicate alla musica, una zona ristoro | bar dotata di comfort, connessione ultrarapida e spazi di sosta per permettere lo scambio relazionale tra gli eventuali avventori. Non da ultimo vorrei che sempre al primo livello ci fosse un’intera area verde dedicata alla “musicoterapia” dove un sistema di percorsi verdi, sia esterni che interni, permettano una completa fruizione nei processi terapeutici sia all’interno della struttura che al suo esterno.

Attraverso un percorso “magico”, ovvero un percorso discendente, che potrebbe essere utilizzato come zona di esposizioni monografiche su uno più artisti con al suo interno punti di consultazione e di ascolto, così da consentire ai giovani musicisti un contatto diretto con i loro idoli e la ricerca dell’ispirazione, si giungerebbe alla zona ipogea, vero cuore pulsante del progetto.
Un vasto livello completamente attrezzato con sale d’incisione, sale prove, studi di mixing e mastering, dove i giovani possano sentirsi parte integrante attiva del processo musicale e non solamente “consumatori” passivi di un prodotto.

In ultimo sempre nell’area ipogea fondamentale sarebbe la presenza di un auditorium o sala concerti, andando a valorizzare un’area, quella del quartiere Appio Latino priva di una adeguato condensatore sociale artistico | musicale come quello proposto.

Particolare attenzione potrebbe porsi alla realizzazione di un’intera area dedicata a ospitare e permettere il pernottamento delle giovani band provenienti dalle aree extraurbane.



















Living

Non è raro che band emergenti o famose vengano chiamate per tenere concerti in città diverse dalle loro con i problemi che tutto ciò comporta: viaggio, pernottamento (quando possibile), ritorno a casa.
La mia Idea è quella di offrire un ampia area dell’edificio dedicata proprio a ciò.

Aree comuni, dotate dei vari comfort richiesti da una generazione dinamica e attiva come quella odierna.

Aree di pernottamento che evitino, a chiunque ne voglia usufruire, la possibilità di pernottare in loco a prezzi irrisori e che incentivino quindi la sosta e l’interazione tra le persone.

Aree di relax come bar o ristoranti in cui potersi sfamare o anche solamente sedersi per poter svolgere il proprio lavoro o studiare qualunque cosa si voglia, con la possibilità di una connessione superveloce che faccia sentire la persona parte della rete e non isolata da essa.

Infrastructure

Da alcuni anni ormai gli assi viarii che si snodano lungo la Via Casilina o la Via Tuscolana hanno dato vita ad un vero e proprio ambiente musicale “underground”.
Un folto numero di locali ha provato, anche se con scarsi mezzi di dare voce alla generazione romana e non, offrendo luoghi di incontro e dove potersi esibire dal vivo.
L’edificio che vorrei realizzare non sarebbe altro che un luogo dove poter canalizzare tutta quest’energia e che possa offrire ai giovani migliori condizioni e metodi di espressioni.
Ovviamente ciò porterebbe un sensibile aumento del traffico e congestionerebbe le arterie stradali, già in difficoltà di uno dei quartieri con la più alta densità abitativa di tutta la città di Roma.
Ritengo sarebbe utile la possibilità di un arteria ferroviaria sotterranea per poter raggiungere questo luogo, in modo che per la sua presenza e affluenza non vada ad inficiare sulle persone che abitanto questo quartiere.
A livello della strada invece mi interesserebbe un sistema di percorsi che possa riallacciarsi e eventualmente potenziare le arterie preesistenti.

Rebuilding Nature

Ritengo che come progettisti dobbiamo tenere a mente che il mondo naturale ormai è al collasso.
A causa dell’intervento invasivo e non curante dell’uomo (man vs nature) che ha sempre visto l’ambiente antropico come scisso profondamente da quello naturale ci troviamo di fronte a spazi urbani profondamente grigi, dove la componente non è altro che un timido bagliore in un “oceano” di cemento armato.

Proprio per questi motivi uno dei termini portanti della mia idea è il “rebuilding nature”.
Attraverso i percorsi di musicoterapia, attraverso la valorizzazione l’utilizzo delle aree esterne all’edificio creare un sistema di verde con non sia in totale disconnessione con l’edificio ma che sia, usando una metafora, una vera e propria pianta radicante, che si arrampica, si insinua, vive e cresce assieme all’opera stessa.

Create

Opportuno spazio sarà lasciato all’arte ed in particolare all’ambito del “create”.

Lo scopo del progetto è quello di incentivare lo scambio e la creatività tra coloro che condividono la passione per la driving force, la Musica.

Nella parte superiore si potrà usufruire di negozi specializzati che possano creare e vendere strumenti realizzati su misura, nonchè di aree dove poter prendere lezioni di strumento e composizione musicale, con l’aiuto di docenti e personali qualificato.

Nell’area ipogea invece avverrà la genese della musica vera e propria, studi di registrazione  e produzione attrezzati con le migliori tecnologiche, per permettere alle band non solamente di poter provare le proprie canzoni, ma anche di registrarle e di poterle diffondere tra gli ascoltatori.

Exchange

Ultimo ma non meno importante è l’idea dello scambio e del commercio che potrà garantire così la sopravvivenza e l’autogestione della struttura.
In questo particolare edificio i due ambiti del “create” e dell’”exchange” sono particolarmente concatenati.
I liutai potranno vendere liberamente le loro creazioni al piano superiore nonchè procedere alla riparazione di strumenti rotti o malandati.

Nel contempo qualunque cosa verrà prodotta dalle band al piano inferiore
(Demo, Ep, Singole tracce) potrà essere messo a disposizione e scaricato, secondo costi moderati, da chiunque voglia secondo un principio di file-sharing legale (modello Itunes), permettendo ricavi e incentivi sia per le band sia per l’edificio stesso.

A questo processo di scambio parteciperanno anche i vari bar | ristoranti | punti di ristoro e pernottamento all’interno della struttura, creando
un’insieme multifunzionale e allo stesso tempo economicamente indipendente.






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