domenica 25 marzo 2012

Concept Progettuale | Cinema | Action




















Cinema | Action
Life in multicolor


Concept

Il cinema all’interno delle nostre vite ha sempre avuto e sempre avrà una parte fondamentale, è quel luogo che risveglia in noi sensazioni a volte sopite, riesce a far vivere in noi contemporaneamente una parte romantica, una parte coraggiosa, una parte sognatrice.
Il cinema è quel luogo magico dove si va quando si è tristi, quando si è felici, quando si vuole passare una serata con la propria moglie/marito, è quel luogo dove si lascia la realtà alle spalle e si insegue il sogno e la fantasia.

E proprio il cinema è la “driving force” di questa mia terza e ultima idea progettuale.
Nei vari sopralluoghi effettuati ho notato che nella zona a ridosso del lotto da me selezionato, l’Urban Void | 2, non è presente alcuna sala cinematografica, e nemmeno qualcosa che lontanamente vi si avvicini, a meno che non si consideri come sala proiezioni qualche circolo privato dall’aspetto molto decadente.

Realizzare un cinema e più nello specifico un “polo cinematografico” è l’idea che vorrei proporre.

Troppo volte oggi siamo abituati a vivere il cinema in modo freddo e distaccato.
Si entra, si compra il biglietto, si consuma e si esce.
Il cinema viene trattato alla stregua di un qualsiasi “fast-food” dove non ci si ferma a pensare, non si ascoltano le emozioni, non si cerca di creare rapporti con altri persone, rapporti con l’edificio stesso ma si entra, si paga e si consuma.

La mia idea è proprio questa: stravolgere il concetto odierno di cinema, ridargli oggi un’importanza andando a realizzare un edificio che al suo interno, unendo i vari concetti della mixitè funzionale riesca a creare un’opera articolata, multisfaccettata, in relazione con la società di oggi, dove non esistono solamente i colori primari ma varie sfumature e gradazioni di colore il cui potenziale è tutt’ora da cogliere.

Il tutto potrebbe articolarsi attorno ad un piano terra ricco di elementi funzionali in stretta relazione tra di loro:

aree relax dove poter consumare, rilassarsi, sostare e all’occorrenza anche lavorare nei tempi d’attesa tra uno spettacolo e l’altro, il tutto grazie a strutture all’avanguardia e a connessione wi-fi ad altà velocità

laboratori cinematografici dove per la prima volta lo spettatore si pone in un’atteggiamento non passivo ma (pro)attivo.
Gli avventori potrebbero essere guidati nella realizzazione del proprio cortometraggio per poi poterlo montare e rivedere, potendo così finalmente sentirsi parte loro stessi del magico mondo del cinema

librerie e negozi dove poter comprare libri, dvd, bluray, monografie e qualsiasi altra cosa si possa immaginare sulla cinematografia.

Il cuore dell’edificio sarebbe localizzate nell’area ipogea dove potrebbero trovar luogo delle sale cinematografiche, delle sale conferenze per la presentazione di film o per ospitare eventuali festival del cinema.

A queste aree già elencate potrebbe essere affiancata un’area pernottamento che potrebbe essere dedicata a giovani attori emergenti che hanno visitato la nostra struttura o vi si sono recati per la presentazione di una loro opera.

















Living

Il cinema è luogo che quotidinamente viene frequentato da moltissime persone, di qualsiasi tipologia, estrazione sociale, cultura.
Ritengo quindi necessaria che, all’interno di una struttura sottoposta a tutti questi stimoli esterni, la presenza di opportune aree dedicate al living, dove ci possa essere un incontro-scambio destinato sia a scopi ludici sia a scopi lavorativi.

L’intento è di far sentire a proprio agio chiunque entri in questo edificio, anche solo per attendere la fine di uno spettacolo.

Ecco perchè le aree sono state dotate di bar, caffetterie, connessione internet per permettere ad ognuno di utilizzare il proprio tempo speso all’interno dell’opera come meglio crede.

Prevista potrebbe essere la presenza di alloggi destinati al pernottamento ad esempio per gli attori giunti in città per la premiere del loro film.

Infrastructure

Un sistema di percorsi perfettamente studiato sarebbe alla base di questo edificio.
Una rete, un “network distribuitivo” che permetterebbe un rapido e facile accesso a tutte le molteplici funzioni che compongono questo organismo.

Per quanto riguarda il rapporto con il contesto infrastrutturale urbano, data la grande affluenza di persone che si verifica in un edificio tale, si potrebbe pensare un sistema di trasporti che, oltre a far leva su un opportuno sistema di autobus con relative fermate, possa dotarsi anche di stazione ferroviaria sottostante.

Innestandosi nel tessuto metro-tranviario cittadino si avrebbe la possibilità di trasportare grandi quantità di persone in modo più economico e sicuramente con minore impatto sull’ambiente visto che sicuramente verrebbe scongiurato il pericolo di ingorghi e congestionamenti stradali.

Rebuilding Nature

Importanza primaria avrebbe il verde, il sistema naturale che si svilupperebbe attorno all’edificio, visto veramente come un vero e proprio punto di forza per l’intero complesso.

Oltre alle aree esterne dedicate a percorsi verdi, proiezioni estive all’aperto, la natura penetrerebbe fin dentro l’edificio prendendosi “prepotentemente” lo spazio che le appartiene.

Corti interne potrebbe essere ulteriori aree di relax e di sosta ma anche di incontro e condivisione.
Al loro interno si potrebbe leggere un libro, lavorare, intessere relazioni considerando il contesto naturale come un elemento basilare della filosofia progettuale.

Create

Per la prima volta come abbiamo detto lo spettatore sarebbe una parte (pro)attiva dell’intero processo cinematografico.
Attraverso laboratori, aree dedicate, con l’aiuto di personale di livello avrebbe la possibilità di creare il proprio corto, essere inserito all’interno di un laboratorio cinematografico vero e proprio.

Oltre alle possibilità date agli avventori, si potrebbe realizzare all’interno dell’edificio una vera  e propria “scuola del cinema” dedicata soprattuto ai giovani, dove i ragazzi imparerebbero a recitare, doppiare, filmare, montare film.

Si creerebbe quindi una situazione non solo di fruizione passiva dell’elemento cinema, ma un vero e proprio processo attivo di creazione e condivisione.

Exchange

L’indipendenza economica della struttura, insieme alla sua autogestione, sarebbero garantite dalla moltitudine di elementi al suo interno.

Dal loro canto le librerie, emeroteche e punti ristoro sarebbero ogni giorni prese come punto di riferimento da un grande flusso di persone che diventerebbero loro cliente.

Quando invece vengono realizzate premiere cinematografiche o festival del cinema, il bacino di potenziali avventori della struttura risulterebbe maggiorato e quindi i flussi economici subirebbero un notevole incremento.

Tutto questo sarebbe volto anche all’accumulo di necessarie finanze per promuovere e sponsorizzare giovani ragazzi/artisti emergenti.
 

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