Il giorno 27 Giugno 2012 si è svolta, in aula F6, quella che il professor Antonino Saggio ha da sempre definito "La Consegna Prefinale". Lo scopo di questa consegna è quello di consentire l'accesso all'esame finale del Laboratorio di Progettazione Architettonica IV, configurandosi quindi come un'incontro docenti-studenti volto a valutare la qualità e i progressi del lavoro svolto da ogni singolo studente durante tutto l'arco del laboratorio.
Quest'anno, oltre al corpo docenti costituito dal Prof. Arch. Antonino Saggio, dall'arch. Rosetta Angelini e dalle professoresse C. Naticchioni e S. Mastandrea, sono stati ospitati anche i dottorandi del XVII ciclo del dottorato di ricerca in "Teorie e Progetto" istituito come ogni anno dal DIAP di Roma.
La giornata è cominciata molto presto; alle ore 8.30, ogni singolo studente delle 7 MacroAree, ha provveduto ad appendere le proprie tavole nello spazio precedentemente assegnato, "tappezzando" letteralmente ogni singolo centimetro delle pareti della nostra aula, sia esterne che interne.
All'arrivo del professore si è svolta una breve introduzione da parte di quest'ultimo, che, spiegate le modalità di svolgimento della giornata, ha provveduto ad assegnare una media di due dottorandi per MacroArea, che avrebbero avuto il compito di ascoltare le presentazioni dei nostri progetti cercando, allo stesso tempo, di instaurare con noi un dialogo, volto ad evidenziare criticità, punti di forza e debolezze all'interno dei nostri lavori.
In sintesi la giornata del 27 Giugno si è svolta in questo modo:
- dalle ore 8.30 alle ore 9.00 | Nozioni generali sullo svolgimento della giornata e suddivisione vari dottorandi per MacroAree.
- dalle ore 9.00 alle 11.30 | Singole presentazioni da parte degli studenti al corpo docente così strutturate: 5 minuti di esposizione, 5 minuti di confronto
- dalle ore 11.30 alle ore 13.15 | Esposizione pubblica di quei progetti ritenuti più interessanti per molteplici motivi dal corpo docente.
Parte I. Esposizione
Alla mia MacroArea, la B, è stata assegnata la dottoressa Maria Teresa Cutri che ha seguito, ascoltato e consigliato ogni singolo lavoro a lei presentato.
Il mio progetto "The Tube | Mind the GAP!" è stato il primo ad essere analizzato.
Ho cercato nei 5 minuti a me concessi, di spiegare in modo esauriente ogni singolo aspetto del mio iter progettuale.
Dapprima mi sono concentrato un rapido inquadramento della mia area di progetto (l'Urban Void 14), evidenziando le scelte del contesto sociale, ambientale e climatico che mi hanno portato a determinate ipotesi formali nella genesi del mio edificio.
Il passo successivo è stato quello di far capire alla dottoressa come il mio Bang (scultura e musica) e le mie driving forces (musica e co-working) abbiano contribuito a tutto il processo di sviluppo portato avanti nel corso dei mesi trascorsi nel Laboratorio.
Infine nell'ultima parte della presentazione abbiamo analizzato le relazioni tra il diagramma funzionale e le scelte distributive, funzionali e bio-climatiche nel mio progetto.
A seguito di ciò ho ascoltato con molto interesse i consigli | critiche della dottoressa Cutri sulla mia esposizione e su alcune scelte progettuali.
Il primo consiglio che mi è stato dato, ma che è stato nel corso delle presentazioni rivolto a tutti i compagni di MacroArea, è stato quello di porre maggior attenzione alle parole utilizzate durante i 5 minuti a nostra disposizione.
Secondo la dottoressa c'è bisogno, quando si parla di fronte ad una persona che non conosce quasi nulla del nostro progetto, di maggior chiarezza e di utilizzare poche ma significative parole che riescano in modo immediato a comunicare tutto quello che vogliamo trasmettere al nostro ascoltatore, altrimenti si rischia di generare in quest'ultimo una "confusione" che non permetta al successivo dibattito di essere opportunamente costruttivo e dialettico.
Gli altri consigli che mi sono stati dati riguardano invece delle scelte progettuali ben definite.
Ad opinione della dott. Cutri il mio progetto presenta degli spunti interessanti sia per quanto riguarda il programma, sia per le particolari volumetrie da me scelte e portate avanti per tutto il corso del laboratorio, elementi che proprio per la loro particolarità devono essere perfezionati e definiti in modo sempre più preciso per far sì che tutto sia sistemico e coerente, ottenendo quindi un "sistema" che si possa considerare pensato e lavorato in ogni sua singolo aspetto.
Attenzione inoltre è stata posta sull'utilizzo dei materiali che devono essere sempre studiati, scelti sapientemente, poichè espressivamente rappresentano un modo di comunicare molto forte del nostro edificio con il suo intorno e con il contesto nel quale è inserito.
Ad uno ad uno tutti i ragazzi della MacroArea B hanno esposto i loro lavori.
Faccio un rapido elenco di tutti coloro che erano presenti del mio gruppo:
Altri consigli sono arrivati gentilmente anche da altri dottorandi che hanno dimostrato un grande interesse ed una forte disponibilità nel dispensare consigli e spunti di riflessione.
Nel mio caso il dottor Francesco Ciresi, che nella precedente Jury era stato assegnato alla mia MacroArea, mi ha spinto a riflettere maggiormente sulle relazioni che intercorrono tra il mio edificio e l'intorno nel quale esso si trova ad essere inserito e ad un'analisi approfondita di tutto ciò che riguarda il sistema "The Tube" da me creato, in modo da avere sempre meno punti deboli all'interno del "sistema".
Alle 11.30 sono stati scelte i due colleghi che avrebbero presentato pubblicamente i loro progetti: Federica Coccia e Isabella Severi.
Parte II. Esposizione Pubblica.
Dalle 11.30 alle 13.15 sono stati presentati pubblicamente, attraverso l'ausilio del videoproiettore e dei nostri blog i progetti che erano stati ritenuti più interessanti dai dottorandi che ci avevano ascoltato nelle due ore precedenti.
Tra i progetti presentati ci sono stati, oltre ai miei compagni di MacroArea, quelli di Louis Vitalis. Lorella Palumbo, Maria Lladrò, Federica Petacchia, Fabio Polisano, Antonio Pantano.
Questa volta però l'esposizione è stata curata dai dottorandi stessi che hanno spiegato i motivi della loro scelta evidenziando i punti di forza di ogni singolo progetto ma al tempo stesso creando un nuovo dibattito, stavolta anche di fronte al professore, con lo scopo di dare nuove indicazioni ai progettisti scelti ma volti anche a spingere noi, in qualità di pubblico, ad avere nuovi stimoli su cui riflettere in vista delle prossime revisioni previsione dell'esame.
Alla fine alle 13.15 la giornata si è conclusa tra i saluti generali e un appuntamento per lunedì 2 Luglio per le revisioni pre-esame.
Considerazioni Personali.
Personalmente ho trovato la giornata appena trascorsa particolarmente stimolante ed interessante.
Ha messo in luce critica, punti di forza, debolezze del mio progetto, toccando inoltre ambiti di riflessione ai quali magari non avevo dato mai prima opportuna attenzione e che invece si sono dimostrati essere importantissimi per avere una maggiore comprensione del progetto stesso e nuovi spunti di lavoro sul quale concentrati.
Per concludere la presenza in un'università italiana di una "Jury" di stampo anglosassone ritengo sia anche un esempio come possa esistere, oltre a quello già collaudato, un modo nuovo di lavorare, confrontarsi, crescere assieme come persone e come progettisti, ponendo in risalto dinamiche e interazioni a cui non eravamo precedentemente stati abituati.
Allego infine altre foto della giornata e una piccola "brochure" con le richieste che ci erano state commissionate dal professore per la giornata del 27 Giugno 2012.
Elaborati richiesti dal corpo docenti
Per Mercoledi 27 giugno dovete preparare una Presentazione pre finale. La consegna prefinale viene giudicata dai docenti ed è indispensabile per procedere oltre e sostenere l'esame finale che si svolge in una unica seduta (il giorno 17 e 18 luglio 2012)
La presentazione è una consegna formale indispensabile al completamento del corso. Nella presentazione dovranno essere presenti in maniera aggiornata, i materiali già discussi alla presentazione precedente
Ciascun argomento (A, B, C , D...) può essere sviluppato in una o più tavolette A3. Naturalmente le tavolette possono essere acoppiate se si disegna avere un disegno più grande (che corre su due tavolette contigue (o su un A2)
ATTENZIONE controllate che il progetto sia pubblicato nell'Urban Voids corrispondente.
ATTEnzione: Pubblicate le Tavolette del pre finale sul BLOG!! (indispensabile per molte ragioni, e tra l'altro pr discuterne collettivaemente)
Tutte le tavolette porteranno la dicitura:
Nome e Cognome studente, 1.Urban Voids (o Numero corrispondente) A.UrbanProject (o Area corrispondente) prof. A. Saggio, Sapienza, Università di Roma 2012. Consulente arch. R. Angelini
Le tavole ambientali avranno anche la dicitura:
Approfondimento Bioclimatico docenti C. Naticchioni, S. Mastrandrea
Portate la scacchiera se potete.
Portate il tooling se volete. Sarà dato un premio speciale a chi porta il tooling.
Appendete il materiale nella maniera più compatta possibile per Macroaree
Appoggiare plastico in uno sgabello in prossinità della presentazione.
LA PRESENTAZIONE ORALE è di Cinque minuti a persona, prepararla con attenzione per far sapere, con ispirata, precisione:
a. Cosa fate e perchè
b. Quale è il vostro bang spaziale, e perchè
c. Quale è il concetto ambientale nell'edifcio e perchè
Alcuni progetti saranno scelti per discussione comune.. Pubblicateli precedenteemente nel BLOG!!! é fondamentale
A. Il concept dell'edificio dal punto di vista del programma
A1.Titolo del progetto. Sottotitolo esplicativo.
A2. Uno o due paragrafi che descrivono il mix funzionaledi e i PROCESSI di utilizzo messi in atto nell'edificio e perchè secondo voi sono importante nella situazione specifica
A3.Una indicazione pur se approssimata, ma analitica, degli spazi necessari allo sviluppo del punto A2.
Altri argomenti pertinenti....
B. Le scelte dell'edificio dal punto di vista del contesto.
B.1 Le strutture di urban voids le caratteriestiche della macro aree. Transazioni e creazione di strategie coordinate con almeno altri due urban voids limitrofi (a scelta dello studente) In questo caso si può fare una tavoletta comune, come già fatto in precedenza
B2. L'idea di tessitura.. o altre idee (griglie ecctera) che spieghino alcune ragioni che presiedono alla nascita di scelte strategiche del progetto
B3. Il conesto dal punto di vista dei processi sociali innanzitutto le relazione con il cliente-promoter il suo apporto
Altri argomenti pertinenti....
C. Le scelte dell'edificio dal punto di vista ambientale e bioclimatico
C1. Relazioni ambientali specifiche, idee di ciclo e processo locale e globali
C2. Come da richieste specifiche da parte dei docenti del modulo ambientale... "per esempio" ma da verificare e scegliere quelle di effettiva pertinenza
C3. Analisi critica con le strategie d'intervento dal punto di vista ambientale
Un paragrafo descrittivo dei principi adottati nel vostro progetto dal punto di vista ambientale .... Planimetia con inserimento nell'area con studio di Ventilazione (500 o 1000)
....Planimetia con inserimento nell'area con studio di Soleggiamento (500 o 1000)....Profilo di inserimento on studio di Ventilazione e con studio di Soleggiamento (500 o 1000)
...Sezione sud ovest/nord est con funzionamento estivo (200)... Sezione sud ovest/nord est con funzionamento invernale (200)
..... Pianta distributiva in cui sono indicati le relazioni tra il programma d'uso (zona serventi e servite) e le scelte ambientali (200 o 500)....Dettaglio di prospetto e o sezione on presenza di dettaglio tecnologico pertinente al sistema ambientale adottato (scala a scelta)
NB. Gli elaborati sono scrittografici (contengono cioè scritte e diagrammi esplicativi)
Ricordo che immagini documenti aggiornati fornite dai docenti dei moduli ambientali sono disponibili qui >>>
D. La presentazione della caratteristica chiave dal punto di vista spaziale "il bang".
D1. Una titolazione del concetto chiave. e un pargrafo descrittivo
D2. Un prodotto di natura "sintetica ed espressiva" a vostra scelta (schizzo, digramma, plastico, fotomontaggio a vostra scelta) sul punto C1
D3. Una sezione o più sezioni schematiche dell'edificio (al 200).
D4. Una ipotetica organizzazione in pianta
D5. IL plastichetto di studio al 200 o e alle altre scale appropriate e o la Scacchiera
D6. L'auspicabile relazione con principi di natura ambientale
E. La presentazione della vostra organizzazione chiave dal punto di vista distributivo.
E1. Diagramma a blocchi- o strumento similare - con indicate in percentuale le aree e le relazioni tra i diversi processi. Deve essere in scala, ma non uguale allo sviluppo progettuale: lo spazio esterno e i flussi potenzialmente 24 ciclo
E2. Raccolta di almeno "tre" fotocopie provenienti da manuali dell'architetto o da regesti tipologici distributivi con un dettaglio distributivo associabile a tre parti del vostro programma d'uso (esempio mensa cucina blocco scale parcheggio libreria eccetera ecctera)
E3. Schematizzazione al 500 e con colori (tipo brochure commerciale) del vostro progetto dal punto di vista dei processi con indicate approssimativamente le quantità (spazi coperti; spazi scoperti di progetto..)
E4. Schematizzazione delle zone serventi e servite al 500. come fosse una macchina! elementi di distribuzione e energetici (cioè servizi da quelli igenici a tutti di vario tipo)
E5. Applicazione corretta e dimensionata nello pianta reale al 200 dei vostri tre schemi distributivi dimensionali
E6 . Schematizzazione delle logica del rapporto tra zone sertive/serventi e funzionamenti ambientali e bioclimatici!
F. La presentazione della vostra organizzazione chiave dal punto di vista della ricerca espressiva
F.1 una serie di disegni e schizzi che testimonino a vostro piacimento la ricerca espressiva da voi condotta a paritre dalle cinque categorie indicate: a.Silhouette, b. Chiaroscuro, c. Attacco al suolo, d. Attacco al cielo
F2. Almeno Un prospetto rappresentato prima alla scala 1:200ne poi alla scala 1:100
F3. Ogni altro materiale a vostra scelta.
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