lunedì 8 aprile 2013
Nuove sostanze
Pubblicato da Valerio Perna alle 20:31 0 commenti
domenica 7 aprile 2013
Paradigma
Dopo la lezione del corso ITCAAD n°6 dal titolo "Il Catalizzatore" il professor Saggio ci ha richiesto di estendere anche al paradigma informatico lo schema della mappa concettuale mostratoci a lezione.
Ho riflettuto molto sui concetti espressi e ho cercato di dare una mia interpretazione di quelli che potrebbero essere, a mio giudizio, i termini esemplificativi di tale paradigma.
Mixitè polifunzionale: nel periodo del paradigma informatico oramai l'idea di un edificio che soddisfa appieno le aspettative poichè monofunzionale è desueta e sorpassata. Si è visto come edifici caratterizzati da una nuova polifunzionalità risultino perfettamente rispondenti alle continue trasformazioni del mondo odierno.
Parametrica e ottimizzata: se la già la struttura puntiforme aveva messo in luce i limiti di una struttura continua altrettanto è stato fatto nei confronti della prima dalle ricerche portate avanti negli ultimi anni.
Le ricerche sull'IT hanno messo in luce la possibilità di strutture parametriche e ottimizzate basate su un sistema generativo basato sulle relazioni tra dati.
Pubblicato da Valerio Perna alle 22:43 0 commenti
venerdì 22 marzo 2013
Architettura Parametrica | Waterloo Int. Station
Pubblicato da Valerio Perna alle 14:06 0 commenti
Architettura Parametrica | Padiglione Philips
Pubblicato da Valerio Perna alle 11:56 0 commenti
Architettura Parametrica | A Short History
Questo significato venne introdotto da J.L. Lagrange nel 1774 per indicare delle equazioni differenziali che usassero delle variabili addizionali; tutto ciò venne poi implementato nella geometria analitica per l'elaborazione di curve complesse.
L'uso dell'elemento "parametro" all'interno del calcolo computazionale avviene durante gli anni '70, con il nascente metodo di descrivere delle curve attraverso equazioni parametriche, tramite il lavoro embrionale di Steve Coons (1967) riguardante lo studio di forme complesse e delle equazioni alla base della loro generazione.
In campo architettonico il primo a parlare della possibilità di un approccio parametrico alla progettazione architettonica fu Gross (1990), il quale affermò le grandi potenzialità dei "parametri" nell'elaborazione di forme complesse applicabili ad edifici.
Poco dopo, precisamente nel 1993, Serrano fu il primo a dare un esplicita definizione implicazioni che delle procedure "parametriche" generavano in ambito progettuale, portando a sostegno della sua tesi le sue idee per il completamento della "Sagrada Familia" di Gaudi mediante l'uso di modelli computerizzati basati sull'uso di superficie controllate digitalmente.
Ma fu solamente dieci anni dopo che le possibilità della "progettazione architettonica parametrica" furono ampiamente documentate ed analizzate nell'ambito di una tesi di dottorato al MIT.
Questo evento segnò una presa di coscienza riguardo le nuove possibilità riguardante le forme, riconoscendo i "parametri" come le variabili alla base della modellazione di componenti strutturali.
Inoltre, Dennis Shelden, capo del settore informatico nello studio di Gehry, nella sua tesi di dottorato (2002) al MIT, espose i processi di elaborazione utilizzati da lui per i suoi edifici e basati sulla "progettazione parametrica".
Un prematuro uso della parola "parametrico" è applicabile ad alcuni progetti non realizzati dell'architetto italiano Luigi Moretti, come ad esempio quello del 1960 da lui elaborato per uno stadio.
Per molti però il primo esempio di architettura parametrica nella storia è il "Padiglione Philips" ideato da Le Corbusier e Iannis Xenakis per l'Esposizione Internazionale di Bruxelles del 1958.
A partire da questi primi embrionali studi, l'"Architettura Parametrica" ha pian piano trovato la propria completa manifestazione nelle forme e nei processi generativi messi a punto dai maggiori architetti dell'ultima decade che proprio su un sistema fondato su "parametri" e "relazioni" hanno concentrato i loro studi e le loro energie.
Pubblicato da Valerio Perna alle 11:14 1 commenti
sabato 16 marzo 2013
Crisi e Paradigmi Mentali
Pubblicato da Valerio Perna alle 15:37 0 commenti
lunedì 11 marzo 2013
Sul concetto di "Crisi e Modernità"
Tratta da una mail inviata al prof. Antonino Saggio il 9 Marzo 2013
"Buona professore,
ripensando al concetto di "Crisi e Modernità" mi domandavo se
quest'opera di Cattelan ("La nona ora") non potesse essere
significativa riguardo questo rapporto.
In questa installazione dal carattere provocatorio e dissacrante Cattelan
rappresenta il pontefice sotto il peso di un meteorite (la modernità);
il Papa, simbolo di un post-capitalismo e di un'istituzione religiosa
avida e cinica, rende manifesta la crisi della Chiesa, che non riuscendo
a fronteggiare l'atteggiamento moderno, ne diviene succube.
In tal senso, la modernità è ciò che, facendo della crisi un valore,
genera un'estetica di rottura con il passato.
Sebbene l'opera possa prestarsi a molteplici interpretazioni, questo è
sicuramente un passaggio determinante alla base del processo creativo
dell'artista.
La ringrazio per l'attenzione
Disinti Saluti
Valerio"
Pubblicato da Valerio Perna alle 10:50 0 commenti